Archivio mensile:Febbraio 2015

LO ZENZERO

Lo Zenzero o zingiber officinalis è una pianta erbacea perenne, con foglie lanceolate e fiori a forma di spiga di colore bianco o rosso. Appartiene alla famiglia delle Ziziberacee ed è originaria dell’Asia Orientale. Molto nota fin dall’antichità, era usata dai Cinesi, dagli Indiani e dagli Arabi. In Europa fa la sua comparsa durante l’epoca romana e veniva utilizzata soprattutto per le sue proprietà digestive.

L’unica parte commestibile di questa pianta è la radice che ha una forma irregolare e bitorzoluta; è carnosa e al suo interno si presenta di colore giallo paglierino. Il sapore è gradevolmente piccante e ricorda l’aroma del limone. Può essere usato sia fresco che in polvere.

Come già detto, lo zenzero è originario dell’Asia orientale e al giorno d’oggi è coltivato nelle zone tropicali. Questa pianta ama i climi umidi e caldi e inizia a soffrire quando la temperatura scende al di sotto dei 15°. Come altre spezie è possibile coltivarla in casa ma si dovrà fare attenzione a mettere in atto alcuni accorgimenti quali: osservare una temperatura superiore ai 15°, l’esposizione dovrà essere molto luminosa ma non in pieno sole e l’acqua dell’innaffiatura deve essere ben drenata da un terreno soffice e fertilizzato con concime organico. Si consiglia di raccogliere un rizoma di almeno sei mesi. L’epoca migliore per la raccolta è dopo la fioritura: indicativamente gennaio-febbraio.

Le proprietà salutiste di questa radice erano ben note in India, in Cina e anche nei paesi Arabi.

In un antico libro di medicina cinese questa radice è indicata non solo contro febbre e raffreddamenti ma anche come tonico.

In India entra come medicamento nell’ayurveda.

Avicenna, il noto medico arabo Ibn al Qayyim, cita questa spezia nel suo libro “La Medicina Profetica”.

In Europa Santa Ildegarda di Bingen vissuta nel XII secolo, donna dalla spiccata personalità che dedicò buona parte della sua vita allo studio delle piante officinali mettendosi al servizio della cura della salute dei poveri e non solo sembra consigliasse di assumere vino arricchito di polvere di zenzero e di miele per rinvigorire i convalescenti e gli anziani. Consigliava lo zenzero anche contro i dolori alle gambe, ai piedi, per i reumatismi e la gotta.

Grazie al suo sapore gradevole può essere aggiunto alle insalate, sia grattugiando la radice fresca che utilizzando la polvere, o a pietanze cotte per arricchirne il sapore. Tra le numerose ricette ricordiamo i biscotti allo zenzero tipici del periodo natalizio in Gran Bretagna, il pan di zenzero, lo zenzero candito molto utilizzato in Giappone. Non dimentichiamo la birra aromatizzata allo zenzero il ginger ale bevanda molto utilizzata negli USA.

Lo zenzero vanta molte proprietà curative. A tal fine può essere utilizzato sia per via interna che per uso topico.

Per uso topico ricordiamo gli impacchi utili per attenuare i dolori causati da reumatismi inoltre è presente in svariati preparati antireumatici grazie appunto alla sua proprietà come revulsivo.

Per uso interno invece è utile in caso nausea da mal di viaggio, i marinai dell’antica Cina erano soliti masticare questa radice contro il mal di mare. È utile in caso di digestione lenta e a chi soffre di dispepsia termine questo che raggruppa una serie di sintomi qual eruttazioni, gonfiori di stomaco, nausea, meteorismo e flatulenza. Può essere utilizzata sia in caso di stipsi che di diarrea poiché svolge l’azione di regolatore intestinale ed agisce sull’attività peristaltica intestinale contribuendo a riequilibrare la flora batterica. Anche la nausea gravidica e quella post-operatoria possono essere attenuate dallo zenzero. Ancora lo zenzero facilita lo scioglimento del muco liberando i bronchi facilitando così la respirazione a questo scopo risulta utile un te preparato con fettine di radice lasciate in infusione per 10 minuti. Invece per facilitare la digestione è ottimo il decotto di radice di zenzero. Grazie al suo effetto termogenico può aiutare a superare la sgradevole sensazione di freddo e di brividi. La stessa proprietà termogenica aiuta a bruciare calorie purché si segua un regime di dieta equilibrata.

 

COPYRIGHT © 2015 – LORENA BONATO – “E’ VIETATA OGNI RIPRODUZIONE NON AUTORIZZATA DALL’AUTRICE”

 

 

Importante: i consigli e i suggerimenti espressi dall’autrice del sito non sostituiscono, in nessun caso, il parere medico e/o eventuali prescrizioni mediche

 

 

 

 

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LA SINDROME PREMESTRUALE

 

Con il termine Sindrome Premestruale (SPM) si indicano un insieme di sintomi molto fastidiosi che arrivano al dolore vero e proprio al punto da essere invalidanti per uno o più giorni e finanche per tutta la durata della mestruazione.

I sintomi lamentati dalle donne che ne soffrono sono:

  1. gonfiore generalizzato;
  2. tensione mammaria;
  3. ritenzione idrica;
  4. alterazione dell’umore;
  5. stipsi;
  6. emicrania;
  7. nausea/vomito;
  8. dolori articolari diffusi;
  9. aumento del desiderio di cibi dolci;
  10. acne;
  11. stanchezza;
  12. irritabilità/depressione;
  13. dolori pelvici;
  14. minore capacità di concentrazione e di memoria;
  15. ansia.

Le cause sicuramente sono molteplici.

Nel quadro ormonale delle donne che soffrono della SPM troviamo un alterato rapporto estrogeni-progesterone là dove gli estrogeni risultano aumentati mentre il progesterone risulta ridotto.

I sintomi più sopra elencati possono essere raggruppati in modo da dare un connotato di massima a questa sintomatologia.

Possiamo avere così una situazione caratterizzata da ansia, tristezza, nervosismo, sbalzi di umore, minore capacità di concentrazione e di memoria.

Un’altra situazione è data da un aumentato desiderio di zuccheri, sia diretti che indiretti.

Ancora si possono verificare dei casi in cui la ritenzione idrica la fa da padrona con conseguente aumento di peso, gonfiore generalizzato, emicrania, nausea, stipsi, acne, stanchezza, dolori articolari diffusi, dolori pelvici, e anche tensione mammaria.

Alleviare questi disturbi è possibile correggendo l’alimentazione, affidandoci alla fitoterapia e alla floriterapia.

Le indicazioni saranno diverse a seconda della persona che avremo di fronte e dei sintomi che ci verranno riferiti.

Alcune indicazioni alimentari di base possono essere le seguenti:

Cibi da evitare:

  1. caffè;
  2. alcoolici e superalcolici;
  3. bibite eccitanti;
  4. te;
  5. dovrà essere limitato l’uso della carne rossa;
  6. lo zucchero bianco;
  7. ridurre il sale e i condimenti contenenti sodio come il dado, la salsa ketchup e quella di soia;
  8. burro, formaggi stagionati;
  9. affettati grassi quali pancetta, soppressa, salame, salsicce;

 

Cibi da preferire:

  1. zucchero integrale;
  2. carni bianche;
  3. pesce;
  4. verdura di stagione cruda e cotta (possibilmente al vapore);
  5. frutta di stagione;
  6. fare uso di legumi, lenticchie, fagioli, ceci;
  7. pasta, riso e farina integrale.

In Fitoterapia ci vengono in soccorso diverse piante, a titolo di esempio posso citarne alcune quali:

l’agnocasto, la borragine, il lampone, il tiglio, il ribes nigrum, l’eleuterococco, salice bianco amenti. Alcune delle piante citate, come tante altre, hanno utilità sedativa altre invece sono in grado di riequilibrare il rapporto estrogeni-progesterone.

Anche la floriterapia, con i tanti repertori a nostra disposizione, viene in soccorso a chi soffre di questo antipatico disturbo.

Dopo un amichevole colloquio con la persona che soffre di SPM il naturopata sarà in grado di consigliare la giusta sinergia. A questo riguardo non dimentichiamo il prezioso aiuto dato da “She Oak”, fiore australiano del repertorio del Bush di Ian White. È il fiore della donna! È in grado di intervenire su tutte le problematiche femminili dalla SPM, ai problemi sessuali, alla menopausa, all’infertilità e altro ancora.

 

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